martedì 22 settembre 2009

comunicato stampa del Comitato Acqua Pubblica Potenza

Il 9 settembre il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge che annulla la possibilità prevista per le amministrazioni locali dalla legge 133/2008 di mantenere la gestione pubblica, attraverso s.p.a. controllate da enti locali, nei “servizi pubblici locali” . Fra questi anche il servizio idrico, al quale si continua a non riconoscere la specificità di bene pubblico……..

L’art.15 del nuovo decreto prescrive infatti che queste gestioni cessino automaticamente entro il 31 dicembre 2011 senza necessità di deliberazione da parte dell’Ente affidante.

Il Comitato Acqua Pubblica di Potenza, ribadendo il principio secondo cui l’acqua è un bene comune universale patrimonio dell’umanità e che la sua gestione non può essere assoggettata alle leggi del mercato,

  • evidenzia che il decreto legge del 9 settembre rende obbligatoria la privatizzazione del servizio idrico anche in Basilicata attraverso il ricorso a gare di appalto che non potrebbero che essere vinte dalle imprese multinazionali già operanti anche nelle regioni limitrofe (Veolia – Suez Lyonnaise des eaux) e, in altri settori, anche in Basilicata;

  • chiede ai rappresentanti degli organi di governo regionale, provinciali e comunali della Basilicata, ai parlamentari lucani ed ai responsabili dei partiti politici di prendere posizione contro la privatizzazione dell’acqua, così come è stato fatto sull’energia nucleare;

  • invita, altresì, il Presidente della Giunta Regionale, nonché tutti i sindaci dei Comuni lucani, in qualità di azionisti della società gestrice delle risorse idriche regionali, ad impugnare il decreto in esame per palese incostituzionalità;

  • chiede che negli Statuti di tutti gli Enti Locali lucani venga espressamente inserita la definizione: “l’acqua è un bene comune universale patrimonio dell’umanità e la sua gestione è priva di rilevanza economica e non è, pertanto, assoggettabile alle leggi del mercato”;

  • invita tutti gli Enti Locali lucani ad aderire al Coordinamento Nazionale Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico;

  • sollecita i parlamentari lucani ad esercitare ogni possibile pressione affinché venga discussa in Parlamento la Proposta di Legge di iniziativa popolare concernente “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e per la ripubblicizzazione del servizio idrico” attualmente depositata presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.


Il Comitato avvierà a breve una campagna per chiedere la trasformazione di “Acqua Spa” e “Acquedotto Lucano Spa” in Aziende Speciali Pubbliche, unica modalità consentita dalla legislazione vigente per conservare il controllo pubblico del servizio.


Potenza, 21 settembre 2009


INFO: acquaeticapz@gmail.com